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domenica 8 aprile 2012

Una grande politica per il nostro tempo.

Oggi il professor Ernesto Galli della Loggia, sul Corriere della Sera, ha commentato le recenti vicende politiche italiane con queste parole:

"Ma così ancora una volta il Nord, quel Nord che ho definito sopra «ideologico», ha dimostrato la sua antica, direi storica, difficoltà a fare politica, la sua incapacità a rappresentare un soggetto politico all'altezza dei suoi propositi.
Difficoltà e incapacità che hanno una sola origine: l'idea, condivisa tanto dalla Lega che dal berlusconismo, che al dunque la politica possa essere, e di fatto sia, solo rappresentanza di interessi (inclusi quelli di coloro che la fanno...), e nulla più. Non già, come invece è, visione generale, indicazione di traguardi collettivi e di strumenti adeguati, impulso autonomo mosso da valori, e su queste basi, poi, ma solo poi, anche mediazione creativa tra esigenze diverse".

Senza "visione generale, indicazione di traguardi collettivi e di strumenti adeguati, impulso autonomo mosso da valori", superamento della mera rappresentanza di interessi, non c'è grande politica capace di risolvere problemi. Si tratta di considerazioni condivisibili ma ovvie e non prive di una certa astrattezza, non toccando le condizioni, i presupposti, i limiti e i pericoli di ogni politica che guardi oltre gli interessi particolari tentando di dar corpo a visioni generali e soluzione a grandi problemi.
Molti pensano che sia soprattutto necessaria la disponibilità di statisti adeguati per ingegno e integrità. Ma forse è ancora più importante la ricettività dell'elettorato, la capacità degli elettori di cogliere l'essenza dei problemi, di premiare con il voto politiche ampie, lungimiranti. Elettori così non si ottengono facilmente. Presuppongono tradizioni e clima colturale idonei, spesso con vicende storiche impressionanti per intensità e tragicità come catalizzatori.
Si deve poi sottolineare il pericolo insito in ogni approccio esteso, in ogni visione generale dalla forte connotazione etica. Il rischio è quello di tentare di sottrarsi alla critica ed al giudizio, di continuare a percorrere con ostinazione vie che si sono rivelate sbagliate, di non riuscire a correggere gli errori. La grande politica corre sul filo del rasoio. Possono talvolta essere inaccettabili i suoi grandi obiettivi e/o intollerabili i suoi strumenti, i suoi metodi. Ma di essa non si può fare a meno, anche negli anni in cui la vita è meno difficile.
Le democrazie occidentali hanno conosciuto statisti lungimiranti come:


Churchill


De Gasperi


   Adenauer   


De Gaulle


Reagan


I video proposti mostrano l'ammirazione dei sostenitori ed il rispetto degli avversari. Ma non possiamo non indagare le condizioni e i limiti dei loro successi, le ragioni dei loro insuccessi, le tradizioni, i valori, le idee che hanno reso possibile e sorretto la loro opera.



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