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martedì 24 gennaio 2012

Imre Lakatos e il Cile di Allende. Per una storiografia integra ed integrale.

Imre Lakatos è stato uno dei più importanti filosofi della scienza del Novecento. Nato in Ungheria ed alto funzionario durante i primi anni del regime comunista, appoggiò la rivoluzione del 1956. Si trasferì poi in Gran Bretagna, dove morì nel 1974. Dopo una formazione hegeliana e marxista fu allievo e successore di Karl Popper. Del grande filosofo austriaco fu il critico più lucido e costruttivo. E' il padre della metodologia dei programmi di ricerca scientifici.
In una lezione tenuta alla London School of Economics all'inizio del 1973, trattando la differenza tra teorie newtoniane e marxiste, fece un'affermazione che può sembrare sorprendente:

"Non è cioè lecito avanzare la teoria che tutti i regimi socialisti sono meravigliosi tranne la Russia, la Cina, Il Cile, Cuba, e tutti quelli esistenti".

(Imre LAKATOS, Paul K. FEYERABEND, Sull'orlo della scienza, 1995, pag. 119)

Il Cile della presidenza socialista di Allende, come Russia, Cina e Cuba, una "democrazia popolare" senza libertà? Lakatos, che conosceva bene queste "democrazie", mirando ad altro ha colto probabilmente nel segno. Del Cile conosciamo il sanguinario regime di Pinochet. Meno sappiamo delle vicende che condussero al colpo di stato.
Abbiamo bisogno di una storiografia integra ed integrale. Non per prevedere il futuro, certamente imprevedibile, ma per assumere un atteggiamento più saggio e critico quando tentiamo di capire e risolvere i problemi che oggi ci assillano.





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